Nel 2368 nel settore Fries, l'equipaggio della nave stellare Enterprise-D si imbatte in un'anomalia temporale. Una sorta di ciclo temporale chiuso. Grazie ad una astuzia di Data, il Capitano Picard riesce a superare l'ostacolo recuperando anche un'altra nave della Federazione data per dispersa 100 anni prima. La U.S.S. Bozeman al comando del capitano Morgan Bateson. Non e' facile per gli uomini di Bateson abituarsi all'idea che tutti i propri familiari siano ormai morti e che le proprie esperienze e conoscienze siano ormai obsolete. Dopo qualche anno, in seguito alla distruzione dell'Enterprise-D , la Flotta Stellare affida a questi naufraghi temporali la nuova nave ammiraglia: la U.S.S Enterprise-E. Nel frattempo Jean-Luc Picard e Worf vengono inviati in una delicata missione diplomatica nell'Impero Cardassiano. Ma... al comando della nuova e, particolarmente armata, nave, Bateson vuole colpire il cuore dell'Impero Klingon, ritenuto responsabile di aver fatto finire la Bozeman nell'anomalia temporale...
Questo ennesimo romanzo dedicato all'universo Trek e' particolarmente avvincente. Scritto con maestria dalla bravissima Diane Carey e ben tradotto da Flora Staglianò dello STIC, potremmo considerarlo come un prequel al film Primo Contatto. L'autrice, mescolando avventura e fantascienza, riesce anche a focalizzare l'attenzione sugli aspetti piu' psicologici ed emotivi dell'equipaggio di Bateson. Sulla loro difficolta' nell'adattarsi alla nuova realta', sottolineando che un uomo del futuro possa, senza troppi problemi, riuscire a vivere in un'epoca passata, ma che il viceversa... Beh... e' tutta un'altra storia. In un caso simile si deve per forza dar la colpa a qualcuno ed i Klingon sono l'oggetto della vendetta di Bateson. In un mondo nuovo, di cui non ci si sente piu' parte, l'unica ragione di vita diviene la vendetta. Contro i Klingon. Contro la Federazione. Contro tutti!