RACCONTI
Estratti della costituzione dei paesi ossimori
Genere Fantasy
Autore Andrea Aspesi
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Dall'introduzione alla Costituzione:
frase iniziale: "Noi, il Popolo del Paese Libero di Ossimòri, stabiliamo ora e per sempre di fronte al Tribunale di Dio i Sacri Inviolabili Patti su cui sarà fondata la nostra Società, affinché nessuna minaccia o forza terrena possa più incuterci paura."
frase finale: "Perché ogni cosa è stata qui scritta per condurre gli uomini al massimo della felicità e premiare i giusti."

Articolo 1. Ossimòri è una Nazione libera fondata sulla Legge.
Articolo 2. Esiste un'unica Legge. Niente è al di fuori della Legge, niente è al di sopra della Legge, contro la Legge è Niente.
Articolo 3. La Forza è della Legge. La giustizia è amministrata nel nome della Legge.
Articolo 4. L'Uomo ha diritto alla libertà, all'Uguaglianza, all'Identità, al Pensiero, alla Morale, alla Verità. L'Uomo ha diritto alla famiglia, al lavoro, alla casa, alla comunicazione, all'associazione, alla circolazione, alla solidarietà, alla salute, all'istruzione, alla ricerca della felicità. I Diritti degli uomini sono inalienabili e inviolabili, salvo quanto prescritto dalla Legge.
Articolo 5. Tutti gli uomini sono eguali di fronte alla Colpa che hanno commesso. Non dovrà essere fatta distinzione per sesso, età, razza, fede, cultura, condizione sociale o personale: il metro di giudizio sarà sempre solo l'azione umana.
Articolo 6. La Punizione non sarà mai inferiore alla Colpa. Le Pene devono rieducare al rispetto della Legge.
Articolo 9. La responsabilità penale è collettiva.
Articolo 12. La Legge è eterna: nessun reato potrà mai cadere in prescrizione o essere dimenticato o condonato. Ogni cittadino si sentirà colpevole di un delitto non ancora punito.
Articolo 29. La Legge difende i cittadini. La difesa della Legge è sacro dovere del cittadino.
Articolo 63. L'ignoranza della Legge costituisce aggravante del reato.
Articolo 108. L'innocenza di un imputato dovrà essere dimostrata al di sopra di ogni ragionevole dubbio.
Articolo 255. Non vanno temuti i Giudici, va temuta la Giustizia.
Articolo 255 bis. Nessun uomo è Giudice; nessun Giudice, in quanto tale, è uomo.
Articolo 334. La Legge deve essere materia obbligatoria d'insegnamento nelle scuole, pubbliche e private, di ogni ordine e grado.
Articolo 381. All'ingresso di ogni Tribunale di Giustizia dovrà essere presente in oro la frase: "Mia è la Forza. Mia la Giustizia." Dentro ogni Aula di Giustizia dovrà comparire in oro la scritta: "La Legge è uguale per tutti." Il simbolo con cui verrà rappresentata la Giustizia sarà una fanciulla che brandisce con la destra una spada mentre mostra con la mano sinistra, aperto, il libro della Legge.
Articolo 543 (articolo finale). Solo chi accetta il proprio giudizio riceverà la giusta pena. Colui il quale non si riconoscerà colpevole della colpa della quale è stato giudicato colpevole, non potrà trovare catarsi nell'espiazione della pena e rientrare come uomo nuovo nella società; perciò, come corpo estraneo alla società, verrà eliminato.

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